Se mai siete entrati nella Cappella Sistina e avete alzato gli occhi verso l’alto già sapete l’importanza che i “freelance” hanno avuto nella storia. Certo Michelangelo non si sarebbe mai definito così, ma se pensiamo a chi oggi focalizza il proprio lavoro sulla capacità creativa non possiamo che pensare ai freelancer.

Che siano disegni, immagini, video, testi, siti web, consulenze, piani di marketing o business plan, la caratteristica dei freelance è la propensione a innovare e creare nuove soluzioni, cambiando spesso approccio, strumenti e modo di pensare. I freelance esistono perché la creatività non si struttura in processi, giustamente cari alle organizzazioni aziendali, ma è figlia di curiosità, intuito e tanto tempo investito in tentativi.

In Holo pensiamo che sia proprio il conflitto fra creatività e processi strutturati che mette in crisi il lavoro dei freelancer. I freelancer, pur essendo capaci di produrre lavori di grande valore, soffrono l’interazione con le aziende organizzate e quindi gli aspetti formali e burocratici derivanti da questi rapporti. Ad oggi questa difficoltà è accentuata dalla mancanza di strumenti allineati ai loro processi creativi e alla dinamica di conduzione “in solitaria” del business. Tutto ciò porta i freelancer ad avere spesso difficoltà a incassare il denaro e quindi a una conduzione dell’attività problematica.

In Holo crediamo che salvare il lavoro dei creativi significhi salvare la bellezza che solo l’ingegno umano sa creare. Holo è nato in Italia, da italiani, siamo quindi circondati da testimonianze di quanto ingegno e bellezza siano importanti per l’evoluzione della società.

La creatività è quindi la protagonista del nostro logo, rappresentata dal caleidoscopio di colori che si trovano nella tecnica di verniciatura olografica, in inglese holography, capace di trasformare un semplice raggio di luce in opere a tre dimensioni.

Ora puoi fare anche tu la tua parte: salva un creativo, digli che c’è Holo!